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Le comunità straniere del territorio delle Terre d’Argine hanno deciso di chiamarla Festa dell’Amicizia, a sottolineare come convivenza e integrazione passino per lo stare insieme in letizia, conoscendosi e riconoscendosi in un momento di allegria e divertimento: questa è l’iniziativa alla quale, in occasione della fine del mese di Ramadan, la Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine invita tutta la cittadinanza, domenica 2 luglio, alle 13, presso il Centro sociale Graziosi, al civico 25 di via Sigonio.
Per volontà dei fedeli musulmani, la festa è stata concepita non come celebrazione religiosa, bensì come momento aperto a tutti: credenti di tutte le fedi così come i laici, accumunati soltanto dalla voglia di stare insieme.
Durante il pranzo – la partecipazione è a offerta libera, previa prenotazione al numero 366.9746723 o inviando una mail all’indirizzo consultastranieri@terredargine.it – i convitati potranno gustare le pietanze tipiche dei paesi d’origine delle varie comunità presenti.
Il menù prevede samosa (antipasto di patate e piselli in pastella) riso con carne, ciath misto (patate, yogurt, ceci), pakora (verdure fritte in pastella), passando per agnello in umido fino al rasgulla (dolce con latte, zucchero, limone) e allo jalebi (dolce con zucchero, limone, acqua di rose e sciroppo).
Assaggiare i sapori di tante terre differenti sarà un modo per conoscere meglio gli usi e i costumi delle persone che vanno a comporre il variegato mosaico etnico del territorio. Ma non solo: durante il pranzo, dopo il saluto delle autorità presenti, saranno eseguite canzoni, danze e poesie.
“Il successo di questo bel momento di condivisione – spiega il presidente della Consulta per l’integrazione, Ousmane Cisse – testimonia come la volontà di stare insieme e conoscersi sia, nelle nostre comunità, viva e forte.
Il periodo non è certo facile per chi pensa che il dialogo e l’integrazione siano l’unica soluzione per costruire una società più giusta e pacifica, ma questa è un’opera di tessitura da portare avanti giorno dopo giorno, senza mai fermarsi.
I momenti di festa non bastano di certo e, infatti, la Consulta promuove diversi progetti, come, ad esempio, SaluteInMigrazione, che per il secondo anno si propone di far incontrare i medici dell’Ausl e le comunità straniere, ma non dimentichiamo che stare insieme alla stessa tavola, guardandosi negli occhi e parlandosi, in allegria e serenità, è una delle modalità più antiche che l’uomo, nella sua storia, abbia mai adottato per iniziare a stringere amicizia”.Le comunità straniere del territorio delle Terre d’Argine hanno deciso di chiamarla Festa dell’Amicizia, a sottolineare come convivenza e integrazione passino per lo stare insieme in letizia, conoscendosi e riconoscendosi in un momento di allegria e divertimento: questa è l’iniziativa alla quale, in occasione della fine del mese di Ramadan, la Consulta per l’Integrazione dei cittadini stranieri dell’Unione delle Terre d’Argine invita tutta la cittadinanza, domenica 2 luglio, alle 13, presso il Centro sociale Graziosi, al civico 25 di via Sigonio. Per volontà dei fedeli musulmani, la festa è stata concepita non come celebrazione religiosa, bensì come momento aperto a tutti: credenti di tutte le fedi così come i laici, accumunati soltanto dalla voglia di stare insieme. Durante il pranzo – la partecipazione è a offerta libera, previa prenotazione al numero 366.9746723 o inviando una mail all’indirizzo consultastranieri@terredargine.it – i convitati potranno gustare le pietanze tipiche dei paesi d’origine delle varie comunità presenti. Il menù prevede samosa (antipasto di patate e piselli in pastella) riso con carne, ciath misto (patate, yogurt, ceci), pakora (verdure fritte in pastella), passando per agnello in umido fino al rasgulla (dolce con latte, zucchero, limone) e allo jalebi (dolce con zucchero, limone, acqua di rose e sciroppo). Assaggiare i sapori di tante terre differenti sarà un modo per conoscere meglio gli usi e i costumi delle persone che vanno a comporre il variegato mosaico etnico del territorio. Ma non solo: durante il pranzo, dopo il saluto delle autorità presenti, saranno eseguite canzoni, danze e poesie. “Il successo di questo bel momento di condivisione – spiega il presidente della Consulta per l’integrazione, Ousmane Cisse – testimonia come la volontà di stare insieme e conoscersi sia, nelle nostre comunità, viva e forte. Il periodo non è certo facile per chi pensa che il dialogo e l’integrazione siano l’unica soluzione per costruire una società più giusta e pacifica, ma questa è un’opera di tessitura da portare avanti giorno dopo giorno, senza mai fermarsi. I momenti di festa non bastano di certo e, infatti, la Consulta promuove diversi progetti, come, ad esempio, SaluteInMigrazione, che per il secondo anno si propone di far incontrare i medici dell’Ausl e le comunità straniere, ma non dimentichiamo che stare insieme alla stessa tavola, guardandosi negli occhi e parlandosi, in allegria e serenità, è una delle modalità più antiche che l’uomo, nella sua storia, abbia mai adottato per iniziare a stringere amicizia”.


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