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La comunità pakistana con l’assessore Morelli e Cinquepalmi
Giuseppe Spatola.  31.07.2016

Cento luci per la pace. Così ieri sera la comunità pakistana di Brescia in piazza Rovetta ha inteso esprimere la propria solidarietà alle innocenti vittime del terrorismo e violenza, commemorando la recente morte del filantropo asceta Abdul Sattar Edhi. Con loro, in rappresentanza delle istituzioni, anche l’assessore in Loggia Roberta Morelli, il segretario del Psi nonchè responsabile nazionale del Dipartimento Diritti Umani Lorenzo Cinquepalmi e il tesoriere socialista consigliere del quartiere Don Bosco Massimo Cotimbo. «La comunità pakistana di Brescia, la più numerosa, vuole portare la propria testimonianza e il messaggio di pace alla cittadinanza – ha spiegato Jabran Fazal, consigliere a Chiesanuova e promotore dell’iniziativa -. In particolare ricordiamo le vittime delle ultime stragi francesi. Condanniamo fermamente e convintamente ogni atto terroristico e teniamo a sottolineare che anche noi siamo parte di questa società. Nelle piazze, nei centri commerciali, nei bar, negli ospedali ci sono i nostri fratelli e vogliamo una pacifica coesione e convivenza. Saremo sempre in prima fila a difendere il paese che ci ha accolti e faremo del nostro meglio per isolare le potenziali minacce per la società».

NON SOLO TERRORISMO, però. «L’otto luglio – ha proseguito Fazal – è venuto a mancare uno dei più grandi filantropi Abdul Sattar Edhi, che iniziando da solo ha costruito un impero del bene, ha fondato la Edhi Foundation che ha sede in Pakistan e succursali in tutto il mondo, secondo la Guinness World Records, la sua fondazione gestisce la più grande rete di ambulanze del pianeta. Ma un altro tema sul quale si vuole portare l’attenzione è la crescente ondata di violenza nello stato di Jammu Kashmir, dove da circa settant’anni si combatte contro l’occupazione indiana. Vogliamo anzitutto dire che siamo parte di questa città e società, vogliamo vivere, lavorare e costruire il nostro futuro qui e perciò, noi che siamo cresciuti qui, e cresciamo qua, siamo cittadini a tutti gli effetti. Umanità, la pace e la fratellanza, prima di tutto». Giuseppe.spatola@bresciaoggi.it


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