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«I terroristi che uccidono in nome dell’Islam vanno isolati e puniti». In occasione del 65esimo compleanno di Muhammad Tahir ul Qadri, leader fondatore dell’associazione Minhaj ul Quran che a Carpi riunisce una folta comunità di fedeli, sabato sono stati organizzati festeggiamenti nella sala congressi di via Peruzzi con una conferenza stampa “di pace” come è stata definita. Durante la giornata, le cui attività sono state tutte i italiano, ripetute a più riprese diverse condanne al terrorismo.

Particolare interesse ha suscitato il discorso di Aisha Ali (nella foto). «Il fondatore della nostra associazione, dott Qadri ha condannato il terrorismo. Quindi questa fatwa può essere considerata un passo significativo e senza precedenti perchè egli ha voluto rimuovere l’accusa rivolta ai musulmani ed agli studiosi islamici di non condannare esplicitamente il terrorismo – ha detto Aisha –In una società musulmana i non musulmani hanno la piena libertà personale e religiosa e le loro proprietà e i loro luoghi di culto devono essere protetti».

Nelle opere di ul Qadri i terroristi sono definiti «i cani dell’inferno. Sempre in un suo libro ha affermato che la stragrande maggioranza dei musulmani condanna il terrorismo ma purtroppo vi è una minoranza trascurabile, che alla fine è ben udibile e ben visibile, che sembra approvare tacitamente il terrorismo. Secondo le autorità musulmane i terroristi non hanno religione, perciò tutto quello che stanno facendo le organizzazioni terroristiche come l’Isis non ha nulla a che fare con i veri insegnamenti islamici. Secondo le autorità islamiche i terroristi da una parte svolgono le attività criminali mentre dall’altra compiono tutti gli atti stabiliti dalla Shariah (legge islamica). Per esempio leggono il corano e fanno false interpretazioni. Per questo hanno traviato alcuni termini tra questi vi è jihad, usato per radicalizzare i giovani. La percezione che il jihad è una “guerra santa” è sbagliata. Il significato letterale della parola Jihad è sforzo estremo per contrastare il male. Quindi Jihad rappresenta uno sforzo estremo

impegnato a salvare l’umanità e non per ucciderla. Secondo il dott Qadri non esiste differenza tra la guerra giusta, teorizzata da Sant’Agostino e la Jihad che è conosciuto come qital. Si tratta esattamente dello stesso concetto che esiste sulla carta delle Nazioni Unite».
Photo Album : https://www.facebook.com/pg/MQICarpi/photos/?tab=album&album_id=529181240598541 
ref: http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/02/22/news/la-lezione-di-aisha-terrorismo-e-il-male-1.13005583


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